Le sartie rappresentano, in generale, l’insieme dei cavi che collegano l’albero allo scafo e fanno quindi parte delle manovre dormienti (o fisse) dell’imbarcazione.
In linea di principio anche lo strallo e il paterazzo sono sartie.
Per curiosità, l’etimologia del termine deriva dal greco “exàrtia” che indicava l’attrezzatura della nave.
Più nello specifico, per “sartie” si intendono solo i cavi che sorreggono lateralmente l’albero. Se l’albero ha più ordini di crocette, si possono individuare le sartie alte, intermedie e basse, in base al punto in cui si agganciano all’albero. Il collegamento con lo scafo è ottenuto attraverso gli arridatoi e le lande.

Oltre a quelle fisse, esistono anche le sartie volanti: esse sono, appunto, delle manovre non fisse che vengono messe in tensione dal lato sopravento per contrastare (e meglio distribuire) l’azione dello stralletto in caso di piano velico frazionato. In questa configurazione, lo strallo non va fino in testa d’albero o è presente, appunto, un secondo strallo o stralletto a prua dell’imbarcazione.